Il 23 Febbraio 2023 è stato emanato il decreto legislativo concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
Gli obiettivi di tale Decreto sono:
– la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, assicurando che le acque siano salubri e pulite;
– il miglioramento dell’accesso alle acque destinate al consumo umano.
L’articolo 4 del Decreto mette in evidenza che le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite, non devono contenere microrganismi, virus e parassiti, né altre sostanze in quantità tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana e devono soddisfare i requisiti minimi stabiliti dall’allegato I, parti A, B, C del Decreto.
Il Decreto sottolinea che il gestore della distribuzione idrica interna è l’Amministratore di condominio, responsabile del sistema idro-potabile di distribuzione interno, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua, cioè il punto di uscita dell’acqua destinata al consumo umano, da cui si può attingere o utilizzare direttamente l’acqua, generalmente identificato nel rubinetto.
Pertanto, l’amministratore è tenuto ad adottare le necessarie misure preventive e, eventualmente, correttive, per garantire la qualità delle acque.
Inoltre, l’ATS ha specificato che risulta necessario considerare che i Condomìni possono avere anche caratteristiche diverse uno dall’altro, pertanto devono essere valutate le particolarità specifiche degli edifici, al fine di poter stabilire il “piano d’azione” relativamente alle verifiche da attuare ossia individuare in modo congruo quanti prelievi siano necessari (a campione) e quale debba essere la tipologia degli stessi (per esempio, capire se sia necessario analizzare anche la presenza del batterio “Legionella”, sempre a campione).