Con le novità del 2024 viene ridimensionato l’ambito di applicazione del Bonus Barriere Architettoniche al fine di “evitare ogni possibilità di comportamenti opportunistici”.
Nello specifico, viene limitato il perimetro di applicazione del bonus al 75%: viene ristretto a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Così facendo, restano fuori due “sfere” che erano diventate molto rilevanti: la sostituzione degli infissi e il rifacimento dei bagni.
Inoltre, sarà prevista un’apposita asseverazione per confermare il rispetto dei requisiti e dovrà naturalmente essere rilasciata da tecnici abilitati.
Dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile esercitare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, ma con alcune eccezioni:
– i lavori su parti comuni dei condomìni;
– i lavori di persone in singole unità purché il contribuente sia proprietario o titolare di un diritto reale sull’immobile, abbia un reddito non superiore a 15mila euro in base al “quoziente familiare” (e qui c’è un calcolo preciso da dover fare che dovrà tener conto di alcuni parametri legati al nucleo) e stia facendo lavori sulla sua abitazione principale.
È importante sapere che, se nel nucleo familiare è presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata, non si applica il requisito reddituale.
Si salvano dalla stretta i lavori già avviati e quelli per i quali è già stato firmato un preventivo, oltre che pagato un acconto.